Spring Summer 2014

Spring Summer 2014
Mila Schon

giovedì 28 marzo 2013

Una serata chick da Shiki

(mentre intervisto alex, carmine ci scatta delle foto, e silvia ci ascolta attenta)

Ieri sera ho cenato in un posticino delizioso, si chiama Shiki, in Via Solferino. In effetti ci ero già stata una volta con la mia amica di Dubai e un suo amico e mi era rimasta impressa l’atmosfera scura e avvolgente da ristorante all’ultimo grido. E avevo notato lo chef, Alex, che mi aveva subito ispirato l’idea di un’intervista. Detto fatto, ieri sera sono stata da Shiki proprio per intervistarlo.
 
 
(con la mia bellissima amica)

Insieme a me il fotografo Carmine Arrichiello (che trovo ingiusto chiamare paparazzo, visto il suo bellissimo portfolio di immagini moda di altissimo livello) e la mia altra sorellina bionda, la blogger e modella Silvia Abbate. Così, unendo l’utile al dilettevole, siamo riusciti in un colpo solo a: passare una piacevole serata di chiacchiere insieme, mangiare da dio, alzare un tantino il gomito (ops), parlare di lavoro con Silvia (chi ha detto che le blogger anche di diversi generi non possano collaborare?) e naturalmente conoscere meglio Alex.

 
Che credo di aver un po’ messo in imbarazzo con le incalzanti e impertinenti domandine da giornalista un po’ stronza sulla sua vita privata. Ma stamattina mi ha mandato un messaggio di saluti, più le dida del menu di ieri sera, quindi immagino mi abbia perdonata…


(una delle specialità, polpo e pistacchi)
 
Silvia è poi corsa a casa a far la mamma, Carmine e io ci siamo fermati per qualche minuto al Living per approfondire alcuni temi, e a salutare il dolcissimo George. E poi, finalmente, nanna. Ora di rientro però non definita.
(con george)
 
 
 

martedì 26 marzo 2013

Press Day(s) di giornata uggiosa milanese

Che cosa farebbe Carrie Bradshaw con questo tempo infausto a Primavera già iniziata (ufficialmente da qualche giorno)?

Naturalmente andrebbe a visitare gli amici stilisti ai press day organizzati dagli showroom prima dell’incipiente e delirante (si spera soleggiata) settimana del Fuori Salone. E, dico, potevano mancare le amiche del cuore, la stylist Barbara Calabrese e la Direttrice di Webspot Magazine Francesca Lovatelli Caetani?
Aggiungiamoci l’ormai adottato fratellino di situazioni un po’ social Marco De Marinis, produttore tv, sempre sul pezzo, sempre squisito ed educato come un lord inglese.

La prima tappa è stata Alessandra Zanaria, tra gli adorabili cerchietti infiocchettati e i cappellini fatti a mano con inserti di perle e borchiette, attualissimi, per la prossima collezione a/i 20013/2014. Subito dopo una corsa allo showroom di No Words Pr dalle deliziose ragazze (in particolare Valeria) dei diversi uffici stampa di cui si occupano. Detengono diversi marchi.
E ci sono piaciuti tutti, come si evince dalle ridenti immagini di reportage!

Infine, at last but not at least, un “ciao” volante dai maestri del capo spalla, Lardini, e alla bravissima pierre Maddalena Torricelli.

Ero già pronta per tornare a casa al mio lavoro di mamma e redattrice (per Webspot Magazine) d’assalto, riguardo alla rassegna della giornata, quando passeggiando (insomma, correndo alla macchina più che altro) per Via della Spiga non ho resistito al richiamo di una puntatina da Tiffany & Co, per salutare Elisabetta Pdrini, la store manager, e amica.

Stanca morta eccomi qui, be’ domani è un altro giorno…

sabato 23 marzo 2013

Borsa busta


Cosa c’è di più pratico di una borsa ultra piatta ultra comoda ultra glam? Tra gli accessori del momento non deve assolutamente mancare la classica “busta” da portare con grande disinvoltura sia con un paio di jeans che con un abito da sera. E il brand ne fa da padrone, Prada, Etro, Chanel, Roberto Cavalli, oppure Accessoryze per chi vuole essere alla moda senza spendere cifre impegnative. La regola generale è comunque dare spazio a colori e fantasie floreali o geometriche come nel caso di Etro.

giovedì 21 marzo 2013

101 motivi per cui le donne preferiscono Pinketts


La serata si è aperta con una presentazione da Brian and Barry molto social ma informale al tempo stesso, durante la quale Barbara Calabrese (stylist), Marco de Marinis (produttore tv), Francesca Lovatelli Caetani (direttrice di Webspot Magazine) e io ci siamo sollazzati fra prosecchini e saluti generali. All’appello Rudy Smaila, Gianluca Mobilia, Christian Sam, lo stylist Manos Samartzis e le amiche dell’ufficio stampa di Donatella Zunini.
Subito dopo ci siamo catapultati al Baluba per la mia presentazione, quella del mio “101 Motivi per cui le donne preferiscono gli stronzi”, che ancora dopo due anni dall’uscita fa tanto parlare di sé.
Incredibile come Andrea G. Pinketts abbia preso a cuore la mia causa, tanto da volerla portare prima in radio e poi al locale nel giro di due settimane! Sarà che forse si ritiene un grande stronzo? No, secondo me resta un bravo ragazzo vestito da Pinketts, il resto è solo show. Non poteva mancare la tv locale Web Lombardia e il fotografo Carmine Arricchiello di Stefano Guindani, tenerissimi, che hanno pure comprato a fine serata una copia autografata del mio libro. La cosa bella delle mie presentazioni è che sono sempre più che altro chiacchiere informali, durante le quali alla fine non si risparmia mai nessuno. Lovatelli Caetani insegna, naturalmente chiamata in causa a leggere pure qualche capitolo, a esempio “Fa un mestiere nobile”, visto che in un certo senso la cosa la riguarda (è una principessa).
Tra il pubblico anche qualche amico, le mie allieve della scuola di scrittura creativa e la mia cliente de “Ibamboli” con il marito che, poverina, si è subita una lunga discussione sugli stronzi “primavera estate”. Visto che oggi era il primo giorno di primavera…
Per poi finire come scemi a ridere del più e del meno e degli stalker di facebook che ci perseguitano da mo’ Barbara, Francesca, Marco e io al ristorante “Il Pomodorino”. Saluti baci e buona notte. Sì ma solo per alcuni, i due più irriducibili sono finiti a L’Ecurie a cantare stonati come pochi fino a tarda notte… ma non vi dico chi che è meglio…

mercoledì 20 marzo 2013

Il nuovo libro di Marina Ripa di Meana

 
(donne veramente donne)
“Un tempo avevo quarant’anni; un cappuccino, un cornetto e sono già a settanta”. Recita così il retro della copertina del nuovo libro di Marina Ripa di Meana, “Invecchierò ma con calma”, appena presentato allo Chateu Monfort di Milano, insieme con Francesca Lovatelli Caetani, giornalista, amica, lettrice, donna.
 (Francesca con la Ripa di Meana)
E dico potevo mai mancare io? Libri, moda e amiche (nda c’era naturalmente anche la mia super amica stylist Barbara Calabrese) (incontrato anche l’amico fotografo Nick Zonna, che mi ha detto subito “Sei sempre sul pezzo!”), praticamente la mia giornata ideale…
 
La cosa bella di quando sono con Francesca poi (oltre a ridere come una scema perché ti esce sempre con delle battute incredibili, uno spasso!) è la sua assoluta eleganza nei piccoli gesti, che io traduco in “attenzione e gentilezza” quando per esempio mi presenta alle persone. Io sono la sua amica “scrittrice, giornalista, blogger, collaboratrice di Webspot Magazine”, il giornale che lei dirige, e lo fa in un modo così carino! Ma parlo anche di quando con il suo tono pacato ti dice quello che ti deve dire, e sempre senza riportare feriti. Tutto l’opposto delle solite quattro galline (brutte come la morte) che appena vedono una “rivale” magari più carina in gamba o anche solo più alta (dico, rendiamoci conto) gliene sparano, dietro, di ogni.
(prova cappello, Atelier Altalen)

A ogni modo, oggi ero, dicevo, per Francesca l’amica scrittrice, quella che ha pubblicato “101 Motivi per cui le donne bla bla bla”, caratterizzazione che mi ha fatto aggiudicare un bel “brava” “ah sei tu?”da parte della Ripa di Meana in presentazione. Cosa naturalmente ripresa nella dedica in seconda di copertina. Testuali parole: “A Stefania, bravissima!”; la cosa buffa è che solo noi due/tre con Francesca sapremo per sempre cosa voleva dire. Be’ a parte voi che leggete in questo preciso istante.
Facciamo un passino indietro, però, parliamo del libro. Intanto se questo è invecchiare, parbleu, non vedo l’ora! E poi darei un secondo spazio alla semplicità, anche se a prima vista non si direbbe, di questa eccentrica e celebre rossa signora dei cappellini: le ho chiesto quanti ne ha, ma naturalmente non ha saputo rispondermi, sono un po’ in ogni dove, disseminati tra le sue case.

Marina, come la chiamano gli amici, ha raccontato una storia di affetti e grandi cambiamenti, non risparmiando importanti aneddoti sui personaggi celebri del panorama italiano, spaziando da Berlusconi a Pavarotti, da Grillo a Carlo Ripa di Meana, il principe della sua favola d’amore. Comprate il libro!
Si sono levate poi un paio di mani dal pubblico, una delle quali ha impietosamente rotto l’atmosfera chiedendole quale fosse a suo dire il segreto del matrimonio durevole. Al posto suo sarei entrata nel panico… poco male, ha passato con grande eleganza la palla a una sua amica alla quale è toccato rispondere parlando della propria esperienza. Bellissima storia d’amore, tra l’altro, proprio d’altri tempi.
Non sono mancate le domande cretine, tipo “cos’è per lei la seduzione” o “cosa sono davvero gli eccessi”….
(il momento dei dolci)
E in breve si erano già fatte le 18.00. Il pomeriggio si è concluso con quattro chiacchiere al tavolino del tè e poi i saluti generali, fino a vederla sparire nel primo taxi bianco pronto ad aspettarla fuori dall’hotel.
Francesca e io, sotto la pioggia con Barbara, invece, a chiacchierare del più e del meno; ciascuna è poi tornata alla propria (ancora non vecchia però dai) esistenza.
Marina Ripa di Meana: “Sei vecchio quando non hai più nessun sogno per l’indomani…”. Non aggiungo altro, ma sappiate che sono d’accordo.

lunedì 18 marzo 2013

Liaison i bracciali del momento, 2L8Lab (too late lab)



Il must have del momento, morbido, fluo, regolabile (slim o regular), unisex!
Sto parlando del bracciale Liaison di 2L8Lab.
Bianco, verde, fucsia, azzurro, blu, grigio, rosso, verde foglia, ce ne sono tantissimi e sono uno più bello dell'altro...
Guardate che merviglia! E hanno anche un prezzo più che abbordabile (max 15 euro)...
Saranno miei ;))

domenica 17 marzo 2013

La festa dei papà sportivi

Una piccola e graziosa idea per le mie amiche mogli di calciatori e giornalisti sportivi con bimbi piccoli alle quali toccherà provvedere personalmente per il regalo dei pargoli per la festa del papà...
Il bracciale Be Mind "pallone da calcio".  Nelle migliori gioiellerie.

http://www.bemind.it/

venerdì 15 marzo 2013

Life in plastic is fantastic

Ieri ho accompagnato la mia amica gallerista, Fiammetta, in un centro medico/estetico milanese di grido, il Betar Medical di Melzi d’Erill, per meglio dire uno studio di medicina estetica: e insomma uno di quei posti inaccessibili nell’immaginario comune, poi scopriremo perché invece non è così, dove ti restaurano da cima a fondo. Ma quindi, dicevamo, è proprio vero che in questi centri ci si lasciano giù i milioni o le cose sono un po’ cambiate, oggi come oggi (crisi alla mano)? Nella maggior parte dei casi per essere più belle bastano solo piccoli ritocchi il cui costo è tutto sommato contenuto, come dire “ti togli lo sfizio senza sperperare inutilmente le tue fortune”; aggiungiamoci anche la comodità di non doverti per forza far ricoverare ma te la sbrighi quasi sempre con un day-hospital . E nessuna anestesia totale! Fiammetta è amica di Dario (Tartaglini, il chirurgo) da tanto tempo, ed è anche visibilmente (ma non troppo) esperta del restauro, ovviamente attenta a tutte le novità del settore. È stata lei a raccontarmi, anni fa, dei primi trattamenti a luce pulsata per l’epilazione definitiva, così come è stata tra le prime a sperimentare il Macrolane (un filler riassorbibile a base di acido ialuronico Nasha) per rimodellare i glutei e riempire un po’ il seno. Ieri l’ho accompagnata a ritoccare il labbro superiore, come si dice in gergo. In pratica, a breve il Dott. Tartaglini le inserirà una piccola dose di acido ialuronico tra le labbra con una sottilissima siringa munita di lieve anestetico. E tra mezz’oretta tutti a casa. Nel frattempo quattro chiacchiere per alleggerire la tensione! Ho ascoltato più che affascinata le loro discussioni più che altro rivolte su come utilizzare il Botox (meglio per le rughe della parte superiore del volto) e l’acido ialuronico (adattissimo invece ai segni del tempo per la zona inferiore del viso), e di conseguenza sui terribili risultati che si vedono in giro quando l’uno o l’altro vengono usati a sproposito. Non vado a spiegavi nel dettaglio le ragioni scientifiche, convenendo tutti che per certi lavori è molto meglio il filler, ma ci sono. Fiammetta ha chiesto un preventivo in tempo reale e quindi ha dato subito l’okay al Dott. Tartaglini per procedere al rigonfiamento del labbro superiore (e un po’ anche a quello inferiore per dare maggiore proporzione)e un leggero aumento di spessore allo zigomo e uno o due mini riempimenti a un paio di righe d’espressione, chiamiamole così; pensate che non è andata nemmeno sopra le 600 euro. Dico, non ce lo potevamo permettere anche noi? Se non fosse per la mia risaputa avversione agli aghi… L’ambiente in Betar è rilassato e informale, il Dott. Tartaglini molto professionale ma simpatico, oltre che bellissimo, il che non dà certo fastidio alla mia amica un po’ in tensione le per ovvie ragioni di cui sopra. Già che c’era gli ha anche prenotato per la settimana prossima un paio di interventi col laser frazionato per risolvere alcuni problemi di macchie solari, nei antiestetici, e altre due rughe del fumatore. Per il momento, comunque sia, è rimasta soddisfatta anche con un leggero restauro… Subito pronta per un apericena da Nobu e poi quattro salti al Byblos! Non potevo non farmi tirare in mezzo, in ogni caso, e così ho prenotato anch’io un paio di sedute di luce pulsata per l’epilazione definitiva alla zona bikini, 6/10 appuntamenti da 45 min ogni 2/3 settimane e con 500 euro mi levo il problema… E se poi la dieta non funzionerà, giuro giuro giuro comincio lunedì, ho deciso che mi abbonerò a un pacchetto di 6 sedute anti-cellulite a onde d’urto, del quale il Dott. Tartaglini ha parlato molto bene (rapido, indolore, efficace). Tanto per togliere qualche centimetro qua e là! Prima di uscire mi sono appuntata un paio di dritte: più proteine e verdure e meno carboidrati, tanto movimento e meno prosecchini da presentazione… (ops). Be’ mi fido anche perché in Betar passano per l’80% donne e le richieste/ammonimenti alla fine sono sempre gli stessi!

mercoledì 13 marzo 2013

A Rock’N Roll Radio col Pinketts nazionale


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Ieri dopo una serie di vicissitudini, una bronchite ormai cronica, una cena al Baretto del Baglioni (Gabriella Golia a seguito,be’ in un tavolo accanto, ma c’eravamo appena viste alla mostra di Guindani in Corso Monforte e la cosa ci ha fatto sorridere) ero ospite d’onore a Rock’n Roll Radio per parlare del mio libro, il “101 Stronzi”, con tanto di recensione e generosissimo commento live di Andrea G. Pinketts.


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Eh, ormai mi vuole bene cosa vi devo dire… Naturalmente non sono mancate battute al vetriolo, giochi di parole e tripli sensi. Vi dico solo che mi hanno ribattezzata “Bella Figheira”. A parte questo mi sono innamorata della scomodità delle cuffie, dell’odore dei microfoni, di Astrid (conduttrice, direttrice, dj, vocalist, donna), anche di Pinketts, ma non in senso stretto. Non vi nascondo che mi sarebbe piaciuto lavorare in radio! Vi farò sapere quando manderanno la replica, così giudicherete voi…

martedì 12 marzo 2013

Colourtaste by Guindani

"Colourtaste" a Palazzo Isinbardi mostra fotografica organizzata da Stefano Guindani, madrina Benedetta Parodi e tanti ospiti. Con la mia amica la stylist Barbara Calabrese! Non ho resistito al richiamo delle righe, come potete notare....

domenica 10 marzo 2013

Ostriche sushi e raffreddore

Ma dove vanno i milanesi cool a fare l’aperitivo lungo? E per lungo non si intende certo quella specie di happy hour modello scrocco che si protrae fino a tarda notte tra una nocciolina e una pinta di birra, simil Radesky (apprezzato più che altro la domenica sera), piuttosto l’aperitivo eclettico, cioè capace di spostarsi in lungo e in largo, in su e in giù, a destra e sinistra per la stessa via, talvolta lo stesso stabile, fino a notte fonda. Un indirizzo? Via Manzoni. Un nome? Nobu. Un esempio fra tanti, mercoledì scorso. Siamo partiti con un salto al Conti per la serata della mia amica blogger e responsabile marketing di Play Boy Condom Celia Centonze, per poi finire di corsa in tre sotto un ombrello da Nobu per l’aperitivo bento al bancone. Da lì poi la cena al tavolo (tutto il piano basso è zona fumatori, a voi l’apprezzamento oppure no) a base di sushi, sashimi, tartare di salmone e ostriche con le sei salsine (mie, slurp). Nel frattempo Marco ha prenotato un tavolo giù all’Armani, che in gergo starebbe per “la discoteca”. Ma siccome era ancora presto abbiamo pensato di fare ancora un giretto al bancone, dove abbiamo rivisto e salutato Super Pippo, sono andata in bagno a disfarmi la coda e poi sono tornata a rifarmela, per poi tornarci dopo cinque minuti a sistemare il trucco... abbiamo fatto di tutto per ingannare il tempo ma, di fatto, continuava a restare ancora troppo presto. Se fosse stata primavera inoltrata non avrei certo disdegnato una passeggiata per negozi, ma visto il tempo da lupi siamo saliti sul primo taxi (primi, eravamo in 5, quindi due taxi) e siamo andati a cantare, pardòn “stonare”, al Patuscino. Una volta colto l’imbarazzo reciproco siamo tornati al palazzo Armani. Quasi quasi era meglio un caffè alla terrazza dell’ultimo piano su al Bamboo Bar. Inutile piangere sul latte di bamboo versato, tanto a quel punto era già l'ora di scendere al nostro tavolo. Per poi tornare al taxi due ore dopo bagnata come un pulcino, farmi venire l’influenza il giorno dopo, postare la mia faccia ammalata su Facebook, ricevere spudorati apprezzamenti e altri pseudo-complimenti meno piacevoli in e-mail (dico anche con quella faccia lì, allora siete voi quelli malati!) e appurare coralmente con varie amiche che il corteggiamento virtuale è sempre una grande boiata: chissà perché gli stessi uomini che su Facebook ti dicono che sei bellissima, fantastica, meravigliosa... faccia a faccia non hanno nemmeno il coraggio di offrirti un caffè…

lunedì 4 marzo 2013

Flower Power

È da tre cose, stamattina, che ho dedotto che la Primavera è praticamente arrivata: uno, l’allergia, ha cominciato a prudermi il naso, due, stavano tagliando il prato (be’ leggasi sterpaglie) sotto casa mia, tre, che però in realtà sarebbe un’anticipazione dell’estate, i giornali si sono già riempiti di pantaloni a righe! Andranno molto di moda, è chiaro, ma non sono per tutte, sia chiaro anche questo… Trovo molto più fresco e frizzante invece lo stile floreale - non eccessivo. Leggasi: va bene puntare al dettaglio ma mai, never-never-never, al total look bucolico, se sei un principiante! Okay a scarpe multicolor con “stampe floreali” da abbinare al classico denim, anche invecchiato, benissimo le blouse extra large vedo non vedo con sotto leggins push up e scarpa/sandalo gioiello (foto scarpa Charlotte Olimpia), decisamente promossi tutti gli accessori con fiori tridimensionali, pochette e occhiali spiritosi, bracciali, collane (foto Miu Miu), spille giganti, che adoro, “Carrie Bradshaw style”, e ancora cerchietti, elastici, cappellini bon ton… bellissime le fascette di Accessoryze da principessa botticelliana! A proposito non vedo l’ora di riesumare dal mio armadio quel bellissimo cappottino di mezzo peso color cammello con le rose stampate di Patrizia Pepe - anno di acquisto non registrato, forse era1997. C’è chi osa anche l’abito fiorato come elemento di punta, benissimo, ma solo se delicato e leggero come quello della collezione Blugirl 2013 (foto con cappello di paglia). Non è cosa affatto facile, florealmente parlando, restare sullo stile sobrio senza cadere nella banalità, ma nostra signora Molinari insegna! E qualcuno le va dietro… La regola principale è giocare e portare l’abito fiorato con grande disinvoltura e quel pizzico di personalità; si può anche caricare con accessori che apparentemente non c’entrano nulla, in corda, pelle, jeans, e tanti orii. Guardate che meraviglia l’abito lungo Ralph Lauren col basco e la borsa nera gigante con le frange (foto)!

domenica 3 marzo 2013

Lunch di prima primavera al Conti Café

Quando si dice “aria di primavera”… è il caso di oggi, meravigliosa giornata milanese passata all’insegna del “cammino avanti e indietro”, tra un giretto assolato per il Quadrilatero e un’occhiatina irriverente da Zara in buona compagnia, con la mia amica Carola. Che poi quando stai bene con le persone non hai ragione di doverti preoccupare di cosa fare dove andare cosa mangiare. Tuttavia, siccome con Carola non si può certo pensare di finire in un panino discount, siamo andate da Conti in Via Montenapoleone. Ambiente raffinato, elegante, ma informale al tempo stesso. Per lei un’insalatina di gamberetti e grana, per me code di gamberi e pomodorini, più un bel bicchiere di Pinot Grigio a temperatura polare, un tè verde e quattro chiacchiere.Argomento della giornata: donne e libertà. Poi tutti di corsa liberamente a fare la spesa! Peccato solo per il dolore post allenamento modello scafandro al momento di infilare le buste delle spesa nel baule della mia macchina…