Spring Summer 2014

Spring Summer 2014
Mila Schon

mercoledì 24 aprile 2013

Galaxy Samsung is so shiki


Serata davvero concitata tra la cena allo Shiki col direttore del Giorno e Francesca e Raffaella (Parisi, de Il Giorno)e poi la festa Samsung Galaxy al Superstudio di  Via Tortona 27.

Certe volte mi sembra di correre senza sapere dove sto andando, lasciando per strada gli affetti e le cose importanti, ma il mio lavoro richiede anche questo, saper essere sempre sul pezzo, presente a venti e presentazioni. Divertirsi è duopo, ma non sempre è futile. Lo dico solo per quelli che pensano che il mio lavoro sia solo party e ricevimenti…

 
Dopo i vari saluti allo Shiki, dicevo, siamo andate a questa serata tanto decantata ed è stato proficuo tra i vari incontri, il mio amico Marco De Marinis (e moglie) produttore di Gothacom Production, il pierre Gian Luca Mobilia, il modelizer Pg, e Matteo Sordo che ha una importante concessionaria di pubblicità tv e Fabio Volo.

venerdì 19 aprile 2013

Vanity Fair Party e guanti di pelle oro..

 
Ieri giornata bellissima di sole. Milano piuttosto tranquilla. Un paio di press day e la seconda festa più bella finora, quella di Vanity Fair con ESTE LAUDER allo Spazio Krizia di Via Manin, dove tra l’altro ero appena stata per il Fuori Salone con il programma tv Target Italy – Streamit.

Intanto, constatavo fra me, a Milano è bello camminare in generale, be’ magari qualche volta, non sempre, e meglio coi tacchi bassi, sul marciapiede ombreggiato… se sei una privilegiata come me che ha modo di frequentare (per lavoro) i posti più impensabili, passeggiando qua e là scopri mille giardini e angoli inespugnabili della città che assume come dei tratti più romantici. Proprio come nel film Notting Hill con Julia Roberts e Hugh Grant. Vi ricordate la scena cult della panchina?

 
Ieri con Francesca siamo andate a trovare la nostra amica pierre Mara Terenzi che ci ha presentato un nuovo brand russo, Sergei Grinko, molto affascinante direi, un’azienda di intimo e una di questi guantini adorabili (Bruno Carlo) che le “ruberò” sicuramente per le prossime sfilate invernali, o per Londra, o New York in prossimo “winter time”.

 
 
Ma il tocco glam l’ha dato questo bellissimo party esclusivo di Vanity allo Spazio Krizia, dicevo, dove ho incontrato tanti vecchi amici, persino la cara Hellen Hidding moglie di Roberto Cozzi che non vedevo dai tempi di quando ero capo ufficio stampa di Romeo Gigli nel 2005. Sempre bella, sempre uguale, dolce e carina. Ma c’è poco da raccontare questa volta, è stata solo una toccata e fuga (nel mio lettone, a fare tanta nanna e a recuperare le ore di sonno perse durante la Design Week).

venerdì 12 aprile 2013

Fine dei giochi, bene bene


Che dire anche questa settimana di eventi mondani è passata… tra risate, appuntamenti, feste importanti e amici.

La sensazione generale è stata quella di un Fuori Salone di rito, a tratti un po’ spento, ma comunque degno di attenzione. Sempre Fuori Salone era!

 
Stasera, dopo uno show coking di Carlo Cracco al Magna Pars di Via Tortona 15, dove ho conosciuto diversi altri chef e addirittura una società incaricata di management per chef (Food Mi), oggi una vera e propria professione mediatica i cui capisaldi stellati vengono richiesti a eventi e serate della moda e del design, e una chiacchierata sull’abbinamento cibo-eros con lo psichiatra e sessuologo Marco Rossi, Francesca e io siamo finite alla festa di radio M due O al Teatro Franco Parenti. Tutti giovanissimi, sia gli ospiti che lo staff.

(rompendo le scatole al buttafuori baffuto al Teatro Franco Parenti)
 
Da ridere come all’uscita due poco più che diciottenni siano entrati in visibilio per avergli ceduto il nostro braccialetto “vip” per accesso al privé. Il commento generale non solo della serata ma di tutta questa pazza settimana fra fotografi e telecamere e aperitivi è stato: “Bene bene”!

 
E se qualcuno non avesse colto… è gentilmente pregato di andarsi a vedere i recenti video di Zelig con il barman “bene bene”!

mercoledì 10 aprile 2013

Una fiaba moderna al Fuori Salone


La serata più bella di tutto il Fuori Salone, non c’è dubbio. Come dove? Da Robertaebasta in Fiori Chiari, dal mio caro amico Mattia Martinelli, la dolcissima moglie Alessandra De Agostini e la signora Roberta, titolare di uno dei cinque negozi del distretto, direttrice della bellissima galleria di tre enormi vetrine nel cuore di Brera. L’evento si è svolto nella solita elegantissima cornice di un folto numero di ospiti di spicco con la collaborazione della rivista AD, rinomata testata del settore design che tutti conosciamo per prestigio e per storicità.

 
Insieme a me, scusate se mi ripeto, gli amici fedeli come Barbara Calabrese, Serenella Scarpa (mio appena acquisito nuovo editore) e il marito, l’artista Silvano Bulgari. E tanti altri, come la pierre Mara Terenzi, che non vedevo in effetti dall’ultimo evento di Robertaebasta del 2008, e la mia cliente de ibamboli, Roberta Parilli, che si è lasciata condurre insieme a noi dal “dolce” mood della serata. Serata resa ancora più gustosa dalla presenza di un giovane brand di cake design “Vanilla Bakery” che ci ha regalato momenti unici con le sue creazioni colorate e a dire poco irresistibili…

 
 
 
 
Il tema comunque sia erano gli specchi e la fiaba perché, come ha detto Martinelli, “Nel mondo della fiaba ci ritroviamo tutti, per il bisogno di sognare e restare un po’ bambini”. Stesso concetto raccontato anche da Silvano Bulgari, quando si è parlato della necessità di ogni artista di rimanere sempre un po’ piccoli, perché se non resti bambino almeno quel che basta per avere sempre la voglia di scoprire ti perdi le cose più belle, che nel suo caso si traducono in opere d’arte.

(le sorelle De Agostini)
(con Mattia Martinelli)
(la bellissima Roberta, e basta)
 
Sarei rimasta fino alla fine, ma dopo due ore di interminabili giri in Via Tortona, in abito da sera con tanto di coda, un mal di piedi lancinante e un bimbo a casa, uno vero, a cui raccontare la storia di Peter Pan per la buona notte, non ho potuto trattenermi. E quindi, adesso, alle ore 01.11 minuti, concludo la mia terza giornata di Salone con questo post e me ne vo a dormì!

Sogni d’oro, piccoli lettori…

My Fuori Salone


Devo proprio ammetterlo, a dispetto dei vari invidiosi, sono una privilegiata: amo il mio lavoro. Che a parte scrivere libri e insegnare a scrivere, consiste nel fare informazione. Da qualche parte nel mio curriculum c’è pure scritto, GIORNALISTA. Per quest’edizione del Fuori Salone sarò inviata per Target Italy, un canale di arte moda e design che va in onda su Streamit.

E siccome da qualche settimana scrivo anche per Webspot Magazine, nella redazione moda e life style, unirò l’utile al dilettevole, ovvero in un unico giro recupererò materiale a sufficienza per articoli, interviste video, idee per il mio blog. La regola è sempre una comunque: dove c’è un evento top… arrivo io!

 
(La Perla)
 
In effetti qualche giro l’abbiamo già fatto, ieri serata di grande stile nel Quadrilatero, prima Vic Matié in San Pietro all’Orto con Barbara e Francesca, e la new entry Isabella (operatrice) (tutte donne, ci piace!) di Target Italy, poi La Perla in Montenapoleone dove abbiamo fatto le solite quattro risate… e un paio di interviste in vetrina a Giovanni Bianchi, direttore artistico, e a Gianni de Benedittis (designer di bellissime creazioni amate dal regista Rifat Ozbetek). Poteva mancare l’amico fotografo (in sostituzione del De Marinis, produttore tv, a casa con tonsillite acuta) Carmine Arrichiello? No. Tutti insieme abbiamo poi raggiunto l’editore, Enzo de Feo, al Principe di Savoia, che ci aspettava con l’Arch. Celeste dell’Anna, interior designer di fama internazionale, che mi ha concesso un primo stralcio di intervista aspettando la sua presentazione (giovedì, evento riservatissimo e con pochi giornalisti addirittura).

 
Pensando di farla franca e tornare poi a casa, con Barbara siamo passate allo spazio Krizia per fare quattro foto all’istallazione di Igor Maurer (cioè pensavamo fosse l’ultima tappa) e alla fine abbiamo allungato verso Martorana al Bamboo Bar di Armani.

(al Cala Luna, sullo sfondo gente bizzarra)
 
Ma dato che non si era ancora mangiato un accidente ci siamo uniti alla redazione di Webspot Magazine che ci attendeva insieme all’Arch dell’Anna al ristorante Cala Luna. Quattro scampi, un ottimo polpo con patate e il salame al taglio (bizzarro abbinamento ma gustoso), e poi finalmente a nanna…

 
Nb. Ci sarebbe da menzionare anche il primo giorno in Via Tortona, ma mi dilungherei troppo così vi segnalo il link del pezzo che ho già scritto per il magazine: http://www.web-spot.it/Primo_giorno_in_Tortona_Street_4347_2.html

 

lunedì 8 aprile 2013

Tris di trattamenti per la remise en forme!


Come qualcuno dei miei amici di Facebook sa già da qualche tempo è scattata la “remise en forme”, obiettivo perdere quei 4/5 chili in eccesso, tonificare, rendere la pelle più lucente ed elastica e insomma arrivare al top in vista dell’estate. Se solo ci avessi pensato prima, a quest’ora per la rassegna del Fuori Salone… Ma è inutile piangere sui chili versati, ehm, accumulati!

 
E sì, bisogna pensarci per tempo! Certo, perché ormai sappiamo tutti che le diete lampo, dieta del minestrone, dei broccoli, della carota, del cetriolo, sono tutte diete del cavolo… assolutamente inutili, poco durevoli e malsane per l’organismo.

 
Pensate che perfino il famoso Dukan, conosciuto per l’omonima dieta, è stato addirittura radiato dall’albo: proponendo una dieta totalmente proteica, a rischio dei vostri surreni. Cioè, magari si dimagrisce anche in un paio di settimane, ma poi si recupera in fretta (e non fa bene, mettetevelo bene in testa una volta per tutte). Che poi voglio proprio vedervi a cibarvi di carne, pesce, uova, in ogni momento della giornata…

 
Eccomi qui a testimoniare come invece si dovrebbe agire. Prima di tutto una dieta sana e personalizzata! Skin Beauty Lounge, dove a parte essere amici da tanti anni sono anche il centro estetico più gettonato dai giornalisti del Sole 24Ore a pochi passi da Via Monterosa, a Milano, lo sa bene.

 
Infatti è solo qui che ti propongono un tris di interventi ad hoc, una dietologa metabolica con 6 mesi di assistenza gratuita con un regime individuale in base al test del tuo DNA (l’esame è una vera cavolata, consiste in un semplice tampone sotto la lingua, e viene fatto da una dietologa accreditata), un paio di sedute gratuite con personal trainer specializzato a domicilio (poi però ti conviene continuare), più almeno dieci sedute dei trattamenti consigliati decisi dopo un’anamnesi completa del tuo “corpo”, massa grassa, massa magra, indice dei liquidi superflui. I trattamenti sono molto rilassanti, si va dai massaggi linfodrenanti ai fanghi al lipo quantic, che agisce sull’eliminazione delle cellule adipose grazie a un apposito strumento che usa la corrente quantica.

 
L’ho provato. Iniziando circa due settimane fa, vi devo dire che, personalmente, i risultati si cominciano a vedere. Nonostante il mio pietoso stile di vita fatto di aperitivi, la cellulite si è già ridotta del 50%, la dieta (ferrea) ma fattibile che ha solo ridotto quegli alimenti per il mio metabolismo dannosi (sale, carboidrati in eccesso, latticini) e l’allenamento mirato alla tonificazione e al lavoro cardiovascolare (bastano solo una corsetta ogni tanto di mezz’ora e qualche addominale) hanno prodotto i loro frutti.

Gli amici del centro poi sono squisiti e ogni volta non mancano di attenzioni, una tisana al tè verde, un massaggio finale con gli olii essenziali e quando avanza tempo, non incluso nel pacchetto ma con possibile sconto, anche un bel restauro generale al viso e/o manicure!
 
Il prossimo 11 aprile dalle ore 19 tutte le clienti e gli interessati sono invitati all’aperitivo sushi di presentazione del programma, e per festeggiare gli 8 anni di attività del centro. A ogni ospite verrà offerta una seduta di make “personalizzato” istantaneo, per essere bellissime da subito!

Perché è importante il concetto di unicità? Perché noi siamo individui unici e irripetibili e quello che vale per me non vale per te.

Conviene pensarci…


Piazzale Zavattari 6 Milano

venerdì 5 aprile 2013

Chanel bagnata, Chanel fortunata


Ieri sera a Milano si è svolto l’evento più esclusivo degli ultimi mesi, il riservatissimo party d’apertura della mostra fotografica “The little black jacket” di Karl Lagerfeld, direttore artistico della maison Chanel. In posa (nel più classico b/n) tantissimi volti noti del cinema, delle arti, della musica e dello spettacolo internazionale. Tutti con giacchina nera di lana bouclée. Anche gli ospiti. In un certo senso sembrava di essere a un vernissage newyorkese.


Evento naturalmente organizzato da Vogue Italia, insieme all’ufficio stampa Chanel. Potete chiaramente immaginare con quale facilità si potessero ottenere gli accrediti alla press light dinner (oddio che buono quel risottino giallo alla milanese!!!)…

Ma io, quindi, c’ero! Grazie a mia sorella Monica, di cui ho già più volte reso note le capacità relazionali (incontrerebbe amici storici che non vede da anni anche in un deserto sperduto dell’Africa Nera).


Mi sono mancati un po’ i miei amici di “avventure”, lo ammetto, ma ho rivisto volentieri molti colleghi giornalisti e tante altre persone conosciute tempo fa che non incontravo da tempo. Tra le tante mi hanno colpito la solita dolcezza e sobrietà di Martina Colombari, con la quale abbiamo parlato a lungo della Fondazione Francesca Rava NPH Onlus.

Hanno aperto due scuole e risistemato l’ospedale di Saint Damien, ad Haiti.

“Passata la grande emergenza – ha detto Martina con gli occhi lucidi – la gente si dimentica”, motivo per cui le ho promesso che da parte mia farò quello che posso per continuare a parlarne.

Il light dinner con varie bontà a passeggio si è concluso tra lampi e fulmini, fuori una pioggia torrenziale, verso le dieci e mezza. Subito dopo tutti in fila, una fila lunga come il Niger, ci siamo spostati nella sala Disco, in attesa di “Karl” che è arrivato con due ore di ritardo da vera star, naturalmente con la sua coda di cavallo bianca bianca e gli occhiali scuri!

Me ne sono innamorata a prima vista, vi dispiace?

Al terzo, quarto, okay forse quinto spumantino mio malgrado ho dovuto abbandonare il campo e tornare a casa(dopo due ore di coda al bagno, fuori, nel prefabbricato, e poi al guardaroba, e poi per il taxi!). Lunga la strada, accanto all’uscita, ho rallentato un secondo per guardare di nuovo la foto di Sarah Jessika Parker e immortalarla con il mio IPhone. E devo dire che ci sta anche bene…